Didattica digitale e scienze: un’esperienza nella scuola primaria

Da Antonietta Pau, insegnante e animatore digitale presso  Assemini 2 Dionigi Scalas

Sono un’insegnante della scuola primaria che si è avvicinata alla didattica digitale in tempi recenti.

L’anno scorso ho partecipato al progetto Semid@s formandomi come Master Teacher; quest’anno ho seguito, da animatore digitale, il corso organizzato nell’ambito del PNSD. Durante la formazione Semid@s ho avuto l’opportunità di conoscere due persone che hanno segnato una svolta nella mia attività professionale: Anna Rita Vizzari, che ha curato la prima fase del corso Master Teacher, e Annarella Perra, che mi ha guidato e sostenuto nella seconda fase dello stesso e nel corso per animatori digitali.

Prima di questi percorsi mi rapportavo alle tecnologie informatiche quasi esclusivamente per scrivere o per scaricare qualche documento di testo da fotocopiare e proporre alla classe.

Oggi vedo nel digitale uno straordinario mezzo per innovare la didattica, non solo appoggiandosi ad un adeguato corredo di tecnologie hardware e software, ma soprattutto attingendo all’immenso patrimonio di risorse presenti nel web.  Quelle gratuite, in particolare, per la loro accessibilità a chiunque abbia tra le mani un dispositivo collegato, hanno in sé una forza rivoluzionaria, dovuta all’aspetto che più mi attrae della Rete: l’essere un fattore globale di propagazione della conoscenza e dei mezzi per elaborarla e condividerla.

Questa premessa permette di conoscere, almeno in parte, le motivazioni personali che stanno dietro l’esperienza didattica che sto per raccontare, senza le quali la stessa non sarebbe altrettanto significativa.

L’esperienza in questione è stata condotta nel 2° Circolo di Assemini in ciascuna delle due classi prime dove insegno, e consiste in due attività di scienze riguardanti rispettivamente le parti dell’albero e le fasi di sviluppo della pianta.

In entrambi i casi ho ritenuto opportuno fare ricorso ad applicazioni webware che stimolassero la partecipazione attiva di tutti gli alunni e li aiutassero a esprimere e a utilizzare le conoscenze acquisite.  Gli elaborati prodotti sono visionabili ai seguenti indirizzi (ho indicato l’url breve):

http://tinyurl.com/jhemss3

http://tinyurl.com/jtvzlaj

http://tinyurl.com/gnp6yxc

http://tinyurl.com/zpntdov

http://tinyurl.com/j3d2epn

L’applicazione Thinglink mi è sembrata perfetta per ottenere una rappresentazione ipertestuale dell’albero. Si tratta di un software che permette di creare immagini interattive attraverso l’inserimento di tags che rimandano a ulteriori contenuti. La versione base gratuita è in grado di rispondere pienamente alle necessità didattiche, pur nella essenzialità delle sue funzioni.

Dopo avere ricercato tutte le informazioni utili, i bambini, in collaborazione, si sono dedicati al disegno dell’albero. Intanto, a turno, hanno incominciato ad alternarsi alla LIM per scrivere i testi di approfondimento. Successivamente si è proceduto alla digitalizzazione dell’immagine e all’aggiunta, con il programma di grafica Paint, dei nomi presi in esame. Si è quindi effettuato il caricamento dell’immagine stessa e l’inserimento dei testi attraverso un copia e incolla. Tutti si sono positivamente impegnati, in attesa del proprio turno di lavoro ai dispositivi. La fase di digitazione dei testi, oltre che aver permesso di esercitarsi nella videoscrittura, ha avuto il merito di innescare frequenti momenti di riflessione linguistica, elemento non trascurabile nella classe prima della scuola primaria. Il risultato ottenuto, un vero e proprio contenuto web, ha suscitato nei piccoli autori non poca sorpresa, rivelandosi estremamente gratificante. In fase finale è stato proposto un questionario a risposta multipla realizzato con Quizizz, una risorsa gratuita per realizzare test accattivanti e coinvolgenti, da eseguire individualmente; tuttavia nel caso specifico, tenuto conto del livello scolastico, ho preferito far alternare in coppia i bambini alla LIM, concedendo loro un tempo congruo per leggere e scegliere la risposta adeguata.

Il percorso didattico sullo sviluppo delle piante è partito da un’esperienza concreta, la semina di alcune piante e l’osservazione dei diversi stadi di crescita, che è stata documentata per mezzo di immagini fotografiche. Si è quindi passati ad una fase di riflessione e rielaborazione per la quale ho ritenuto essere particolarmente indicato il software gratuito LearningApps, che permette di realizzare, mettendo in campo conoscenze e competenze, applicazioni di diversa tipologia. La timeline da ricostruire mi è sembrata la più adatta alla situazione. Le immagini fotografiche, corredate da didascalie testuali e audio, sono diventate le sequenze da dover sistemare in ordine cronologico. Per confezionare l’app, la classe si è dovuta impegnare su più versanti: scegliere a maggioranza il titolo e la frase di feedback tra quelli proposti dai bambini stessi, stabilire la corretta successione temporale e procedere alla stesura dei testi da associare alle immagini. Ho richiesto inoltre di completare autonomamente, in contemporanea al lavoro sulla LIM, una linea del tempo che avevo precedentemente predisposto su scheda ricalcando Il template di LearningApps. A lavoro concluso, tutti hanno provato a cimentarsi con l’applicazione appena prodotta, momento questo utilizzato anche per valutare l’acquisizione dei contenuti propri dell’attività di scienze.

Anche questa volta ho potuto notare da parte degli alunni un approccio verso il lavoro scolastico decisamente partecipe e interessato, il che mi spinge a proseguire nella esplorazione di quello che per me è, come ho premesso, un mondo nuovo, nel quale sto procedendo ancora a piccoli passi.

Ciò che ho raccontato fin qui è una storia di didattica del quotidiano, resa possibile, intendo sottolinearlo, dall’appoggio delle docenti con cui collaboro nelle due classi. In essa, l’ausilio di strumenti capaci di suscitare coinvolgimento e spingere alla cooperazione si è rivelato determinante sul piano dell’interesse e dell’inclusività, due presupposti imprescindibili per un insegnamento efficace.