L’evento del 29 settembre era in particolare rivolto alla scuola (programma completo su www.eventbrite.it).
I contributi dell’USR e della Scuola Capofila sono stati i seguenti:
FIERA
presidio di uno stand dedicato al PNSD (a cura della DS della Capofila Salvatrice Scuderi, della referente della Capofila Simona Cogodda, del Vicepreside della Capofila Giovanni Addis e delle docenti USR Anna Rita Vizzari e Maria Mascia).
TALKS IN PLENARIA
talk “Il PNSD in Sardegna”, a cura del Direttore Generale USR Sardegna Francesco Feliziani,
talk “Il PNSD come occasione per collaborare, condividere e confrontarsi”, a cura della Referente PNSD USR Sardegna Anna Rita Vizzari.
WORKSHOP Area Animatori Digitali – powered by USR
I video nella didattica – Formatore: Gianfranco Marini, IIS Brotzu Quartu Sant’Elena,
La didattica si fa sempre più interattiva e social -Formatore:Annarella Perra, Liceo classico, linguistico, scienze umane B. R. Motzo Quartu S. Elena (CA),
Esperienza pratica e spunti operativi per aggiornare il curricolo di Tecnologia (Scuola Secondaria di Primo Grado) –con Rossella Coghe, Istituto Comprensivo N°2 Quartu,
Didattica a bassa direttività aumentata dalle tecnologie – Formatore: Enrica Ena.
Piero Dominici, Docente universitario e formatore professionista, insegna Comunicazione pubblica presso l’Università degli studi di Perugia. Membro dell’Albo dei Revisori MIUR, fa parte di Comitati scientifici nazionali e internazionali. Si occupa da vent’anni di teoria dei sistemi e di teoria della complessità con particolare riferimento alle organizzazioni complesse, alla comunicazione ed alle tematiche riguardanti cittadinanza, democrazia, etica pubblica. Svolge attività di ricerca, formazione e consulenza presso organizzazioni pubbliche e private. Ha partecipato, e tuttora partecipa, a progetti di rilevanza nazionale e internazionale, con funzioni di coordinamento. Relatore a convegni internazionali, collabora con riviste scientifiche e di cultura. Autore di numerosi saggi e pubblicazioni scientifiche, tra le quali: Per un’etica dei new-media (1998); La comunicazione nella società ipercomplessa. Istanze per l’agire comunicativo (2005); La società dell’irresponsabilità (2010); La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento (2011); Dentro la Società interconnessa. Prospettive etiche per un nuovo ecosistema della comunicazione (2014).
Annarella Perra è docente di Lettere, si occupa di integrazione ICT e innovazione didattica fin dagli anni ’90 con diversi progetti (nazionali, internazionali e collaborazioni universitarie) ed è impegnata da tempo nella formazione iniziale e in servizio dei docenti (ambito tecnologico).
Le biografie complete dei Formatori dei Laboratori sono già state pubblicate nel Catalogo dei Laboratori.
Laura Biancato, già Dirigente Scolastico dell’IC di Mussolente, attualmente è utilizzata presso l’Ufficio VI della DGEFID del MIUR.
Roberto Maragliano è Professore all’Università Roma Tre (più per poco ormai). Si interessa fin dagli inizi degli anni Settanta dell’altro secolo del rapporto fra media (tutti i media) e la formazione (scolastica e no). Dopo aver prodotto un certo numero di libri cartacei, anche manualistici, da qualche anno pubblica saggistica prevalentemente in versione digitale. Attualmente è direttore, assieme a Silvano Tagliagambe, della collana Studio Digitale per Antonio Tombolini Editore. Da tre anni scrive regolarmente post per il blog collettivo Lta#Parliamone, gestito dal gruppo universitario che è andato costituendosi presso il Laboratorio di Tecnologie Audiovisive: ltaonline.wordpress.com.
Le biografie complete dei Formatori dei Laboratori sono già state pubblicate nel Catalogo dei Laboratori.
Maria Francesca Ghiaccio è Dottore di ricerca in scienze sociali e ricercatrice presso il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari. L’attenzione agli ambienti di apprendimento intesi come “spazi d’azione”, in questi ultimi anni l’hanno condotta ad estendere i propri interessi di ricerca ai temi dell’innovazione digitale della didattica scolastica. Ha inoltre collaborato al progetto “La rivoluzione digitale nella scuola sarda. Caratteristiche strutturali del sistema, culture professionali, organizzative e didattiche di fronte alla sfida dell’innovazione”.
Franca Bonifai ha completato i suoi studi classici prima a Cagliari, in seguito a Parma, laureandosi, infine, all’Università degli Studi di Bologna nella Facoltà di Lettere. Ritornata in Sardegna per motivi di lavoro, ha insegnato Materie Letterarie presso l’Istituto Comprensivo 3 di Alghero in un corso dove il learning by doing si coniugava con le nuove tecnologie.Nel corso della sua carriera l’incontro con il mondo informatico e della multimedialità le ha permesso di partecipare con i suoi alunni a diversi progetti pilota nazionali, ampliando la sua esperienza metodologica, sempre più improntata al costruttivismo e al learning by doing. Nel sito della sua ex scuola Sebastiano Satta, sono ancora navigabili gli ipertesti, frutto di progetti collaborativi telematici anche con altre scuole italiane, in cui i ragazzi hanno un ruolo importante di authoring. Negli ultimi anni si è dedicata a trasferire le sue competenze metodologiche e tecnologiche nel campo della formazione dei Docenti, sperimentando con i Corsisti tutte le innovazioni entrate a far parte della didattica quotidiana, dall’avvento delle LIM, alla didattica BYOD, alle metodologie Flipped Classroom ed EAS, senza trascurare il pensiero computazionale, passando per il PNSD.
Le biografie complete dei Formatori dei Laboratori sono già state pubblicate nel Catalogo dei Laboratori.
Emma Pietrafesa è Ricercatrice non strutturata presso Enti di ricerca e Università, Comunicatrice. Lavora nel settore delle attività di ricerca e comunicazione da oltre 10 anni, con focus su: ICT e socialmedia ed impatto sugli stili di vita, tematiche di genere, salute e sicurezza sul lavoro, cyberharassment e cybersafety. Responsabile del Coordinamento editoriale della Rivista accademica RES PUBLICA. Al suo attivo (italiano, francese ed inglese) oltre 40 pubblicazioni tra articoli, saggi, monografie e cura redazionale di pubblicazioni scientifiche e accademiche. Docente e relatrice in convegni e seminari di settore. Scrive per testate online nel settore ICT e digitale: TechEconomy, Girl Geek Life.
Anna Lacci è nata in Puglia e attualmente risiede a Sassari. Diplomata al Liceo Scientifico e laureata in Scienze Biologiche, inizia la sua attività nell’ambito della ricerca scientifica presso l’Istituto di Zoologia dell’Università di Pisa, continuando poi a lavorare nella divulgazione naturalistica. Negli anni ottanta è fra coloro i quali iniziano a sperimentare l’educazione ambientale (EA) ed è attivamente presente durante la redazione della “Carta di Fiuggi”, caposaldo dell’EA italiana. Nel 1988 inizia la sua attività di libera professionista avviando lo Studio Daphne. Lo Studio, conosciuto a livello nazionale e in alcuni contesti europei, si avvale della collaborazione stabile di alcuni professionisti e di quella temporanea di altri, cooptati in base alle esigenze di ciascun progetto. Lo Studio lavora per soggetti pubblici e privati; le sue attività si riferiscono sia al mondo scolastico che sociale. Collabora con Università ed Enti pubblici e privati. Recentemente ha creato il sito Progetto biodiversità per la sperimentazione di nuove forme di didattica e progettazione dell′EA e la divulgazione di filosofie di vita ecosostenibili. Fonte: www.studiodaphne.it.
Le biografie complete dei Formatori dei Laboratori sono già state pubblicate nel Catalogo dei Laboratori.
Marco Pitzalis è Docente di Sociologia generalepresso la Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari, (Dip. Ricerche Economiche e Sociali), Direttore del Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica (CIRD), Membro associato del Centro di Sociologia Europea (EHESS, Paris).
Stefania Manca è ricercatrice presso l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR di Genova. Si occupa dell’utilizzo dei Social Media nei contesti di apprendimento formale e informale, con particolare riguardo per i social network come ambienti di apprendimento e per lo sviluppo professionale.
Le biografie complete dei Formatori dei Laboratori sono già state pubblicate nel Catalogo dei Laboratori.
Lo Storytelling è il procedimento del narrare una storia con obiettivi precisi:
Obiettivo
Esempio
Comunicare
Le procedure per fare qualcosa.
Persuadere
Della bontà di un’idea.
Documentare
I processi didattici durante un determinato percorso.
Meta-riflettere
Sul proprio atteggiamento durante le azioni riprese.
Qua ci interessa particolarmente il Digital Storytelling, ossia la narrazione che viene effettuata con strumenti digitali: questa categoria a volte viene considerata di per sé stante e altre volte viene considerata comprensiva di altre fra quelle sotto riportate, il cui nome fa riferimento al medium o allo strumento al quale si ricorre per la narrazione.
Green Screen Storytelling
Video Storytelling
Graphic Storytelling
Web Storytelling
Story Mapping
Visual Storytelling
Social Media Storytelling
Transmedia Storytelling
Multiplatform Storytelling
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B) TIPOLOGIE DI “PRODOTTO” DI STORYTELLING
Quali tipologie di “prodotto” si possono realizzare con il Digital Storytelling? Eccone alcune.
Booklet/Flipbook
eBook
Fumetti
Infografiche
Slideshow
Mappe
Sketchbook
Scrapbook
Cartoon
Podcast
Podcast video
Video
Tutorial
Videotutorial
Machinima
Narrazioni aumentate
Narrazioni nei social
Trailer
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C) FASI E STEP DELLO STORYTELLING
In genere, quando si parla di prodotti legati allo Storytelling si individuano 3 fasi:
1) Pre-produzione,
2) Produzione,
3) Post-produzione.
In questo articolo si individuano 7 step: a seconda del “prodotto” che si intende realizzare, qualche step si può saltare. Va detto anche che l’attribuzione degli step all’una o all’altra fase varia nelle fonti.
Fase
Step
Step
Pre-produzione
1) Progettazione: individuazione di obiettivi e destinatari
“
2) Progettazione: soggetto
“
3) Progettazione: sceneggiatura e/o storyboard
Produzione
4) Realizzazione: creazione dei singoli media
“
5) Realizzazione: montaggio
Post-produzione
6) Post-produzione: labor limae
“
7) Diffusione e condivisione
Vediamo ora i singoli step.
Step 1) Progettazione: individuazione di obiettivi e destinatari
Bisogna individuare il target:
– se intendiamo comunicare: che cosa vogliamo comunicare a chi?
– se intendiamo persuadere: chi vogliamo convincere e a fare che cosa?
– se intendiamo documentare: quale processo/operazione/percorso vogliamo documentare a chi?
– se intendiamo meta-riflettere: su quale aspetto vogliamo attivare una riflessione metacognitiva e con chi?
Step 2) Progettazione: soggetto
Si tratta di un breve testo o di una mappa che sintetizza la trama. Spesso si parte da un problema per mostrare a quali soluzioni si è approdati.
Quando si sta per raccontare una storia, si effettuano delle scelte (consapevoli o meno) riguardo ad alcuni elementi di Narratologia, per esempio il rapporto fra fabula (ordine cronologico degli eventi) e intreccio (narrazione): farli coincidere oppure ricorrere a espedienti come analessi (flashback), prolessi (flashforward), ellissi?
Step 3) Progettazione: sceneggiatura e/o storyboard
La sceneggiatura è generalmente un testo con una formattazione funzionale, contenente le battute dei personaggi e le indicazioni per la regia; lo storyboard è una sceneggiatura visuale. A seconda del prodotto che si intende realizzare, si può ricorrere anche soltanto a una delle due tipologie di progettazione.
Step 4) Realizzazione: creazione dei singoli media
A seconda del tipo di prodotto che si è scelto di realizzare, cambia la combinazione di elementi che vi dovranno confluire: nella tabella sottostante si propone una ripartizione per tipo di medium.
Tipo
Elementi
Testi
Narrazioni.
Titoli.
Sottotitoli.
Vignette.
Didascalie.
Post.
Testi in sovrimpressione.
Immagini
Fotografie.
Disegni.
Schizzi.
Clipart.
Icone.
Carte geografiche.
Grafici.
Screenshot (immagini catturate dallo schermo).
Ritagli.
Audio
Registrazioni vocali.
Sintesi vocali.
Sottofondo musicale.
Effetti sonori.
Video
Registrazioni video.
Screencast (registrazioni delle videate).
Animazioni.
Altro
Link ad altri contenuti.
Link a social media/network.
Realtà aumentata.
Step 5) Realizzazione: montaggio
A questo punto viene realizzato il prodotto finale, assemblando i diversi media indicati nella tabella dello Step 4 (immagini e/o video, testi, musiche, audio etc.).
Particolarmente nella fase di montaggio, è bene tenere conto dei Principi del Mayer per evitare il sovraccarico cognitivo:
Principio
Descrizione
Multimedialità
Meglio parole e immagini che solo parole.
Contiguità spaziale
Parole e immagini corrispondenti nella stessa schermata / pagina.
Contiguità temporale
Parole e immagini corrispondenti meglio simultanee che successive.
Coerenza
Evitare parole, immagini e/o suoni non strettamente correlati.
Modalità
Meglio animazioni + narrazione audio che animazioni + testo in sovrimpressione.
Ridondanza
Meglio animazioni + narrazione audio che animazioni + narrazione audio + testo in sovrimpressione.
Step 6) Post-produzione: labor limae
Consiste nella correzione e nella limatura del prodotto finale, generalmente utilizzando gli stessi strumenti dello step precedente.
Step 7) Diffusione e condivisione
Consiste nell’upload del prodotto mediante il servizio di sharing più adatto alla tipologia. In genere questi servizi forniscono contestualmente l’opzione di condivisione nei social più noti.
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D) STRUMENTI UTILI PER LO STORYTELLING
Riguardo ai dispositivi, non servono strumentazioni specialistiche, ormai, in quanto è sufficiente anche lavorare in assetto BYOD (Bring Your Own Device): smartphone, tablet, notebook, netbook.
Per ogni dispositivo e sistema operativo esiste una gamma di software (sw), applicazioni (app) e webware (ww). Un repertorio di strumenti (organizzati per tipologia) è su www.pearltrees.com/vizzanna/narrare/id15507345.
Riguardo alle attrezzature, per la realizzazione di video più sofisticati si può contemplare un “Chroma key set” (o “Green screen set”). Di che cosa si tratta? Di un allestimento con uno sfondo (generalmente verde, ma anche blu) davanti al quale vengono effettuate le riprese delle persone. In post-produzione si può così isolare lo sfondo dalle persone, per modificarlo (inserendo per esempio uno scenario).
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E) ESEMPI E LINK UTILI SULLO STORYTELLING A SCUOLA
Le icone utilizzate in questo articolo sono tratte da openclipart.org con licenza Creative Commons Zero 1.0. Per gli opportuni riferimenti a ciascuna di esse, vedere il testo alternativo all’immagine stessa.